Le Rubriche

Cardi

I suoi fiori sono bellissimi. Di un vibrante porpora, violetto che spunta dal centro di quello che sembra un carciofo, all’apice della pianta. Ma quello che si consuma è la costa della pianta, carnosa e leggermente fibrosa. È ricco di proprietà, come la buona concentrazione di sali minerali (potassio, ferro, sodio, calcio e fosforo). È anche depurativo e antiossidante.

Tra le varietà più raffinate il cardo gobbo è forse la più apprezzata per la sua dolcezza. È coltivata nel Monferrato, dove viene parzialmente interrato durante la crescita per permettergli di superare la rigidità dell’inverno. Non prendendo luce, la pianta rimane chiara, quasi bianca, restando più tenera e delicata. “La morte sua”, come direbbero a Roma, è in bagna càuda, con una “bagna” di olio, acciughe e aglio. Noi l’abbiamo reinterpretata, aggiungendo anche un uovo “in camicia” nel PAIN AU SEIGLE CARDI, ACCIUGHE E UOVA IN CAMICIA.