Erbe aromatiche


Finalmente è il loro periodo, quando sono belle rigogliose e cariche dei loro aromi. Quelle nei miei vasi sono appena sopravvissute all’attacco primaverile degli afidi, forse anche perché le ho irrorate con del sapone vegetale naturale che lascia “commestibili” le piante, dando fastidio agli invadenti animaletti.
Le erbe aromatiche hanno avuto sempre uno spazio speciale nel mio cuore e sul mio terrazzo, sul davanzale o in un angolo soleggiato della cucina, pronte per essere spuntate e usate in tante preparazioni culinarie. E nel tuo, di cuore, che spazio hanno?
Sono piccole e semplici da gestire si accudiscono in pochi step anche in un ristorante, in un locale e in un bar: un po’ d’acqua e usarle ogni tanto, così si “potano” e crescono più robuste. Decorative, gustose e economiche: costano poco loro ed eviti di comprarne in continuazione fresche al taglio.
I loro profumi, aromi e colori sono un particolare a cui non so rinunciare e una nota al palato altrettanto stuzzicante alle quali non dovresti rinunciare neanche tu! Permettono di ridurre grassi e sale in cucina, compensando il gusto con i loro aromi e personalizzando ogni ricetta e ogni preparazione. Aiutano anche la digestione favorendo la produzione di succhi gastrici con i loro micronutrienti, vitamine e sali minerali.
Prova ad introdurre delle erbe aromatiche al tuo manicaretto e vedrai che sarà come cambiare ricetta! Praticamente ti permette di avere un piatto sempre nuovo.
Fresche è meglio aggiungerle all’ultimo momento, anche nel panino, mettile alla fine della farcitura, profumerà di “buono” la tua creazione. Naturalmente, possono essere usate anche secche.
Io faccio seccare la “produzione” primavera/estate e la conservo in vasetti di vetro. Poi mixo secondo necessità, per gli intingoli e le cotture più “morbide”.
E negli impasti? Nell’impasto della focaccia, per esempio. Un trito abbondante di salvia o di rosmarino come la nostra “focacce ligure al rosmarino”, la profuma in modo delizioso. Possono essere cosparse anche sulla superficie con qualche granello di sale, per un tocco speciale di sicuro successo.
Eccone qualcuna, per imparare a conoscerle e a usarle, esaltando le loro potenzialità.
ROSMARINO
(Rosmarinus officinalis, fam. Lamiaceae)
È un cespuglio legnoso con rami da foglioline aghiformi di colore verde scuro. In cucina è speciale per sughi e carni arrosto, alla griglia e per intingoli. È stimolante, energetico, stimola la digestione ed è amico del fegato.
SALVIA
Salvia officinalis, fam. Lamiaceae
Cespuglio morbido con foglie oblunghe di colore verde argentato e superficie ricoperta da peluria. È buona con pesce, brodi e fegato; nel burro fuso aromatizza le paste. È stimolante, balsamica, digestiva e protegge il fegato.
TIMO
Thymus vulgaris e Thyrnus serpyllum, fam. Lamiaceae
Piccola e compatta, è una pianta con foglioline di colore verde acceso, secondo la varietà, anche striate di bianco.
È fresco e molto balsamico, ricchissimo di oli essenziali e antisettico (usato anche dagli Antichi Egizi per l’imbalsamazione). È ideale per molte pietanze: pesce, verdure e carne. È digestivo, depurativo, balsamico e stimolante.
BASILICO
Ocinum basilicum, fam. Lamiaceae
È una pianticella con le sue foglie verde brillante e delicate. A Genova si preferisce farlo crescere all’ombra per evitare che sappia di “menta”.
Il suo aroma è intenso e penetrante. Va usato crudo per non far evaporare i suoi oli essenziali, spezzandolo con le mani, perché il contatto con il metallo tende a ossidarlo.