Strani “esseri”… i funghi


Sapevi che i funghi non appartengono al regno vegetale bensì a quello dei… funghi? Davvero, un regno a metà strada tra quello vegetale e quello animale per una loro serie di caratteristiche, prime fra tutte come si nutrono.
A differenza delle piante non sono in grado di nutrirsi con semplici molecole minerali e energia (luminosa e chimica) per costruire le molecole più grosse del metabolismo cellulare, bensì devono trovare ed assorbire, attraverso le loro pareti, già grosse molecole che contengano l’energia base per le loro funzioni. Complicato? Non più di tanto, ma sicuramente intrigante.
Una volta fatte le presentazioni con questi organismi e strani “esseri”, proviamo di conoscerli meglio.
Spuntano all’improvviso, aspettando l’estate inoltrata e le prime piogge. E proprio questa caratteristica, insieme a proprietà spesso allucinogene o tossiche, li hanno resi protagonisti di tante leggende e miti nel corso della storia. Un mito greco vuole che la città di Micene (dal greco mýkēs che significa fungo) e la conseguente civiltà micenea nacquero dall’eroe Perseo che dopo un lungo viaggio bevve acqua raccolta in un cappello di fungo. Così nell’Antica Grecia e in Cina i funghi erano simbolo di vita, quindi divini. Per la nostra Roma antica, invece, erano simbolo di morte, ma molto apprezzati dal punto di vista culinario.
Ma torniamo a noi.
Dicevamo che con il caldo e l’umidità iniziano a spuntare. Se si raccolgo subito, freschissimi e di provenienza conosciuta, sono apprezzabilissimi crudi. In insalata, per il carpaccio o con i formaggi. I più adatti sono porcini, champignon e ovoli (quelli con il cappello arancione). Cotti fanno sbizzarrire in tante preparazioni ghiotte. Il cappello intero arrostito su di una piastra è veloce, facile e delizioso. Nei risotti sono un must. Trifolati si accompagnano a tanti piatti.
Noi li abbiamo messi in un panino molto gustoso con formaggio cremoso, patate e rosmarino.
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